Apple rimuove dall’App Store Tea e TeaOnHer, le app di dating finite al centro delle polemiche

Apple rimuove dall’App Store Tea e TeaOnHer, le app di dating finite al centro delle polemiche

Apple ha confermato la rimozione di Tea e TeaOnHer dal proprio App Store, dopo una serie di violazioni relative alla privacy e alla moderazione dei contenuti. Le due app, divenute virali per il loro approccio controverso al mondo del dating, restano tuttavia ancora disponibili su Google Play, almeno per ora.

A notare per primo la sparizione è stato il portale di analisi Appfigures, che ha segnalato come le app siano state eliminate da tutti i mercati martedì. Interpellata da TechCrunch, Apple ha confermato che Tea Dating Advice e TeaOnHer sono state rimosse perché non rispettavano le linee guida della piattaforma, in particolare quelle relative al trattamento dei dati personali e al comportamento degli sviluppatori.

Apple ha spiegato di aver riscontrato “un numero eccessivo di segnalazioni e recensioni negative”, molte delle quali riguardavano la pubblicazione di informazioni personali di minori. Dopo aver comunicato i problemi agli sviluppatori, la società ha deciso di procedere con la rimozione per mancata risoluzione delle criticità.

Le violazioni citate fanno riferimento a tre regole precise del regolamento dell’App Store:

1.2: obbligo per le app con contenuti generati dagli utenti di offrire strumenti per segnalare o bloccare contenuti offensivi;
5.1.2: divieto di usare o condividere dati personali senza consenso esplicito;
5.6: rispetto del codice di condotta per gli sviluppatori, che prevede la rimozione in caso di troppe segnalazioni negative.

L’app Tea era nata nel 2023, ma è esplosa nel 2025 grazie alla sua impostazione da “community di sicurezza per donne”. Le utenti potevano condividere esperienze e opinioni su uomini conosciuti online, pubblicando persino foto e dettagli personali. Non sorprende che il formato abbia presto suscitato accuse di diffamazione e violazione della privacy.

Dopo una massiccia fuga di dati che ha esposto oltre 72.000 immagini e 3.000 documenti d’identità, è arrivato TeaOnHer, la versione speculare destinata agli uomini. Ma anche in questo caso non sono mancati problemi di sicurezza: come rivelato da TechCrunch, il servizio esponeva selfie e documenti governativi degli utenti.

Nonostante la rimozione, il fenomeno non sembra essersi fermato. L’app TeaOnHer and Him – Overheard ha già superato 350.000 download, scalando rapidamente le classifiche dell’App Store.

Secondo Appfigures, Tea aveva totalizzato 6,1 milioni di download e oltre 5 milioni di dollari di ricavi lordi, mentre TeaOnHer si era fermata a 2,2 milioni di installazioni.

A questo punto resta da capire se anche Google seguirà la stessa linea di Apple, o se deciderà di mantenere le due app sul Play Store ancora per un po’.

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