“L’AI di Apple è un flop”, secondo Wedbush serve acquisire Perplexity

“L’AI di Apple è un flop”, secondo Wedbush serve acquisire Perplexity

Alla vigilia della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre, prevista per questa sera, gli analisti iniziano a farsi sentire. Tra i più critici c’è Wedbush, che ha pubblicato una nota molto dura nei confronti di Apple. Secondo la società, lo sviluppo interno dell’intelligenza artificiale da parte dell’azienda di Cupertino è un fallimento e Tim Cook dovrebbe prendere in seria considerazione l’acquisizione di Perplexity.

Negli ultimi dodici mesi, l’intelligenza artificiale è diventata un argomento spinoso per Apple. In molti si aspettavano che il lancio di Apple Intelligence potesse segnare una svolta commerciale per la serie iPhone 16, ma così non è stato. Il motivo? Apple non è riuscita a lanciare sul mercato le sue nuove funzionalità AI, lasciando il pubblico e gli investitori delusi.

Secondo Wedbush, l’unica mossa logica sarebbe l’acquisizione di Perplexity. La definiscono un’operazione “no-brainer”, un affare ovvio, soprattutto considerando la liquidità a disposizione di Apple. Secondo le stime, l’acquisizione costerebbe circa 40 miliardi di dollari, una cifra che la società potrebbe pagare interamente in contanti senza intaccare il proprio patrimonio azionario. A marzo, Apple disponeva ancora di oltre 48 miliardi di dollari in cassa, pertanto l’operazione sarebbe tranquillamente sostenibile.

Oggi, l’intelligenza artificiale è uno dei pochi elementi che possono davvero distinguere gli smartphone. Ormai i dispositivi si somigliano molto a livello hardware. A fare la differenza sono sempre più spesso le funzioni smart e su questo Apple sembra in ritardo. Wedbush sostiene che, se l’azienda riuscisse a rientrare in carreggiata con l’intelligenza artificiale e trovasse anche una strategia efficace per monetizzarla, il potenziale valore per azione sarebbe di 75 dollari.

Intanto, le attese per i conti del terzo trimestre sono comunque positive. Nonostante sia storicamente uno dei trimestri più deboli, gli analisti si aspettano numeri solidi, grazie ai segnali di ripresa in Cina.

Secondo diverse fonti, la domanda di iPhone sarebbe rimasta stabile e le vendite in Cina sarebbero in miglioramento. Anche la divisione Servizi dovrebbe registrare una buona crescita, mantenendo elevata la redditività complessiva.

Ma, come sempre, è il trimestre successivo a catturare l’attenzione. Il quarto trimestre fiscale di Apple include il lancio dei nuovi iPhone 17 e, anche se sarà disponibile solo per poche settimane, avrà un impatto notevole. Basti pensare che nel primo fine settimana di vendita di iPhone 16, Apple ha venduto oltre 37 milioni di unità, più di quanto molti produttori Android riescono a vendere in un intero anno.

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