Anche l’Italia testerà il nuovo sistema europeo per verificare l’età online

Anche l’Italia testerà il nuovo sistema europeo per verificare l’età online

L’Italia è tra i cinque Paesi europei selezionati per testare un nuovo sistema di verifica dell’età online, pensato per proteggere i minori e rafforzare la sicurezza digitale nell’Unione Europea. Insieme a Francia, Spagna, Danimarca e Grecia, il nostro Paese parteciperà a un programma pilota annunciato dalla Commissione Europea, che punta a fornire una soluzione efficace e rispettosa della privacy per accedere a contenuti digitali in modo sicuro.

Il progetto si basa sugli stessi standard tecnici della futura European Digital Identity Wallet, il portafoglio d’identità digitale previsto per il lancio in tutta l’UE a partire dal prossimo anno. L’iniziativa si inserisce nel più ampio quadro normativo del Digital Services Act, la nuova legge europea che punta a rendere il web più sicuro e responsabile.

Tra gli obiettivi principali del DSA c’è la tutela dei diritti fondamentali degli utenti digitali e la creazione di condizioni eque per stimolare innovazione e concorrenza. Le nuove linee guida impongono a 19 grandi piattaforme, tra cui Meta, TikTok e X (ex Twitter), l’obbligo di limitare l’accesso dei minori a contenuti pericolosi, ridurre le logiche di design che favoriscono la dipendenza e contrastare fenomeni come il cyberbullismo.

Nel caso del programma pilota, ogni Paese coinvolto potrà adattare il sistema di verifica dell’età alle proprie normative nazionali. Alcuni governi potrebbero integrarlo nelle app ufficiali di identità digitale già esistenti, mentre altri opteranno per soluzioni autonome. L’obiettivo condiviso è creare un metodo affidabile per accertare l’età degli utenti, evitando al tempo stesso di raccogliere o condividere informazioni personali non necessarie.

Oltreoceano, anche gli Stati Uniti stanno affrontando il problema. Alcuni stati richiedono alle piattaforme di verificare l’età degli utenti o ottenere il consenso dei genitori per chi ha meno di 18 anni. In certi casi la responsabilità ricade direttamente sulle piattaforme, mentre in altri viene trasferita agli app store, che diventano così il punto di controllo.

Apple, da parte sua, ha già introdotto nuove funzioni per la sicurezza dei minori, cercando di anticipare eventuali nuove normative sull’App Store. Nonostante questi sforzi, la tendenza verso regole più stringenti per la verifica dell’età continua a crescere, sia in Europa che negli Stati Uniti e oltre.

More From Author

iPhone 17: il titanio quest’anno sarà esclusiva di un solo modello!

Apple potrebbe aver bisogno di un dispositivo intermedio tra Vision Pro e Apple Glasses